venerdì 22 aprile 2011

L'intensità


Non è l'intensità che cambia, ma il tempo che abbiamo da dedicarle.

Anni e anni fa trascorrevamo ore e ore a parlarne, notti insonni a scrivere e riflettere, annotare ogni sensazione..non c'era un'emozione che non lasciasse
traccia.

Poesie, lacrime, ascolti, musiche..in voli, quei meravigliosi voli a cui davamo spazio e tempo, forma in ogni modalità possibile nelle nostre capacità.

L'intensità ancora la riconosciamo ed è per questo che non ci siamo fermati.

Ancora cavalli e cavalieri in riva a rive che sognamo e attendiamo, con spume di fresco che bramiamo...e lo sguardo all'orizzonte.

Ci raccontavamo di esserci rinchiusi in gusci indistruttibili...inconsapevoli di essere ancora vulnerabili.

Ora ci raccontiamo meno..eppure abbiamo scudi impercettibili.

Corriamo e corriamo, fingiamo e fingiamo, senza aver tempo a volte per concederci uno specchio che ci rifletta la nostra immagine reale, a volte ci facciamo anche un po'
schifo per la tremenda adattabilità ad una società che in qualche modo ci ha involutamente plasmato.

Eppure l'intensità, ancora si, quella la sappiamo annusare, l'avvertiamo nell'aria, nel battito cardiaco...nel timore, quel brivido meraviglioso che stenta a crederci...in quell'istante si manifesta.

Quante volte ancora mentiremo a noi stessi e quante altre ancora ci stupiremo, protagonisti di mille incanti.

Adoro non avere certezza del domani.

Eppure a volte desiderererei avere una mano ferma e ritrovarla ad ogni risveglio...ed avere una costante emozione in perenne evoluzione, magicamente nutrita di albe e nuovi colori.

L'intensità.

Claudia Liccardo

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