giovedì 3 marzo 2011

La chiusura del cerchio

Ibra, Boateng, Pato. Il Milan ha meritatamente battuto il Sud. 3-0, tutti i gol nel secondo tempo. Una vittoria importante sia in chiave scudetto, sia in chiave federalismo. Basta, bisogna scindersi. Europa Unita, Trattato di Lisbona, eurocrisi, ma l’Italia va divisa. Il Sud è sporco, Roma ladrona, il Molise una merda. Baciamo le mani alla mafia, alla Libia, a Gheddafi. Ma dov’è la Libia? Non mi ricordo mai, dopo l’Algeria? Prima della Tunisia? Al Nord dell’Africa, al Nord. Capite? Bombardiamoli quei libidinosi-illibati-libertini libici. E sapete il vero problema qual è? Eh, quei marocchini verranno tutti qui in Italia. Ad immigrarci, ci immigreranno! Lampedusa affonderà, i semafori si affolleranno. Ci ruberanno il lavoro. Ma Gheddafi ha già la soluzione in tasca: 500 dinari ad ogni abitante di Tripoli, e se sei furbo  puoi passare anche due volte. E Nelly Furtado? Dà in beneficenza il milioncino di dollari ricevuto dal colonnello. Capite? Quella cantava ai 4 venti che gli piaceva l’uccello (i like the bird) e adesso è indignata! E noi qui a parlare di RubyRubacuori, Rubinho, Ruby Tuesday, Rubifragi nelle Marche, Bora a 180 all’ora, Bondi non si sente più protetto. Ma chi, Massimo Bondi? Ma allora è vero, il cinepanettone l’ha depauperato. Ora tanto uscirà “Amici Miei - come tutto ebbe inizio”. Con Cristian De Sica e Ceccarini. Ambientato nel 1500. Monicelli si è risuicidato. Ma i soldi andranno drittidritti nelle tasche di Aurelio, e l’anno prossimo? Sarà il Napoli a battere il Nord. E il cerchio si chiude.

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